Tenzin Namkha Rinpoce

Tenzin Namkha Rinpoce

GHESCE YESCE TOBDEN – TENZIN NAMKHA RINPOCE

Aprile 2018. La reincarnazione del ven. Ghesce Yesce Tobden (1926-1999) viene ufficialmente riconosciuta da Sua Santità il Dalai Lama: è Tenzin Namkha (2002 Bhandara, India), un giovane monaco del Monastero Namghiel di McLeod Ganj – Dharamshala.

APRILE-MAGGIO 2018 – Breve Reportage (F.R.)

16 Aprile

Con una telefonata di Decen Drolkar giunge la meravigliosa notizia da ben diciannove anni attesa: è stata riconosciuta ufficialmente, da Sua Santità il Dalai Lama, la reincarnazione del prezioso Maestro Ghesce Yesce Tobden!
Emozione indescrivibile e lacrime di gioia: una speranza continuamente tradita dallo scorrere del tempo si concretizza all’improvviso in una presenza, in un luogo, in un nome, quello di Tenzin Namkha, un monaco di sedici anni del Monastero del Namghiel a Dharamshala, nato il 31 Luglio del 2002, che è lo stesso giorno – 31 Luglio appunto (del 1999), coincidenza! – in cui il ven. G. Y. Tobden aveva lasciato il corpo!

Da Khensur Losang Phende vengo a sapere che di lì a poco, il 29 Aprile, avrà luogo proprio a McLeod Ganj la cerimonia ufficiale che celebrerà il riconoscimento di Tenzin Namkha. Immediato sorge il desiderio e la decisione di volerlo conoscere al più presto, di andare ed essere presente lì anch’io. Quando poi Khensur-la mi dice di aver già trovato un volo con il quale partirà da Roma per Delhi il 25 Aprile, sento che anche se i tempi sono strettissimi ce la posso fare e – quasi un miracolo – nel giro di quattro giorni ho effettivamente il biglietto per quello stesso volo, per quello successivo per Dharamshala, il visto per l’India, e gli hotel prenotati!
Intanto le giornate si riempiono di telefonate e messaggi con scambi di sensazioni, impressioni e pensieri con tanti cari amici, discepoli di Ghesce-la, e le notti vedono ridurre il sonno a poche ore: c’è eccitazione, non so cosa aspettarmi, però nessun dubbio, perché al di sopra e a garanzia di quanto sta avvenendo e di quanto verrà ci sono la visione e la parola impeccabili del Dalai Lama, che subito dopo la morte di Ghesce Tobden assicurò il proprio personale impegno nel riconoscimento e nel prendersi cura della sua reincarnazione.

26 Aprile

A Delhi ci incontriamo con Ciusang Rinpoce (reincarnazione del guru radice di G.Y.Tobden), arrivato da Sera Me con il suo assistente Ghesce Losang Tenzin, Ghesce Nawang Rigdrol (che sarà assistente di Khensur Phende durante la sua permanenza in India), e i genitori di Tenzin Rinpoce: il padre Losang Dawa e la madre Tenzin Yangchen, arrivati dal campo profughi tibetani di Bhandara (nello Stato del Maharashtra,) dove vivono, e dove è nato Tenzin Namkha. Conoscerli rappresenta per me il primo avvicinamento a lui, alla sua vita, alla sua storia. Sono riservati, forse un po’ spaesati, semplici e cordiali; la madre mi spiega che hanno tre figli: uno di un anno più grande di Tenzin Namkha, poi c’è lui e infine una bambina di dodici anni. Solo Tenzin è monaco, da quando aveva circa sei anni.

Alloggiamo tutti nello stesso albergo al quartiere tibetano a Delhi, facciamo colazione insieme e ci si prepara per l’ultima parte del viaggio, loro in particolare facendo acquisti di oggetti che poi offriranno durante la cerimonia del 29.
Io mi sento come in famiglia, anche con chi ho appena conosciuto, e di nuovo provo la stessa calda sensazione di quando a volte capitava di stare in gruppo con Ghesce Tobden, con il caro Lobsang Dondhen, (il monaco suo attendente e traduttore, morto improvvisamente a Giugno 2017) con la sorella di questi Decen o con altri suoi stretti discepoli.

27 Aprile

Partenza da Delhi alla volta di McLeod Ganj.
Ad accogliere me e Khensur-la all’aeroporto di Dharamshala c’è la cara amica Ani Ciozom, cugina di Ghesce Tobden, che non vedo da diversi anni. Ci abbracciamo felici e commosse, pensando entrambe allo straordinario motivo per il quale ci stiamo di nuovo incontrando!
A McLeod Ganj io ho prenotato l’alloggio presso la Pema Thang Guest House.

Conosco già i proprietari – in particolare Ciukilha, una famosa cantante tibetana anche lei discepola di Ghesce Tobden – e mi viene assegnata una stanza sullo stesso piano di quella che avevano messo a disposizione di Ghesce-la durante i suoi ultimi mesi di vita e dove ha lasciato il corpo (nella foto, la penultima in basso a six). Da allora, in tutti questi anni, è sempre stata tenuta solo come un prezioso gompa (nella foto, il letto di GYT). A fianco c’era la stanza del suo attendente Losang Dondhen, messagli a disposizione a vita, come ulteriore omaggio nei confronti del suo Maestro. Tristezza al pensiero che non ci sia più, che ci abbia lasciati a meno di un anno dal riconoscimento della sua reincarnazione, lui che per tanti anni si era adoperato e aveva aspettato questo momento.

28 Aprile

Domani sarà il grande giorno!
Al Namghiel, dove avrà luogo la cerimonia, sappiamo che si stanno facendo grandi preparativi. Sono attese molte persone; verranno anche i meditatori che dimorano negli eremi vicino a quello che fu di Ghesce Tobden, su in montagna. È stata quindi scelta una grande sala del nuovo edificio a lato del Namghiel, che ospita da qualche anno sia i giovani monaci che le aule per le classi di studio.
Io, Ani Ciozom e Ciukilha ci diamo appuntamento per la mattina seguente alle otto per andare tutte insieme, e ci incontreremo anche con l’amica Teresa Bianca (una discepola di Ghesce Tobden che vive da qualche anno a McLeod Ganj).
Nessuna di noi ha ancora visto Tenzin Namkha, neppure in foto. Io non l’ho voluto di proposito: desidero avere il primo incontro con lui di persona!
La notte scorre lenta. Non ho pensieri né aspettative, ma una elettrica consapevolezza che qualcosa di unico sta comunque per dispiegarsi nell’esperienza.

29 Aprile

Ore 8.30. Arriviamo al Namghiel. Il gompa in cui avverrà la cerimonia è pronto, e ci fanno accomodare tra i tantissimi monaci già presenti.

Al piano inferiore Tenzin Namkha è con i genitori e i Maestri. Gli hanno offerto nuove vesti e lo aiutano a prepararsi per la cerimonia. Noi ancora non lo abbiamo visto!

Siamo sedute dietro un gruppo di piccoli monaci, io, Ani Ciozom, Teresa, Ciukilha e una coppia di parenti di Losang Dondhen. Attesa. Stiamo per conoscere la nuova manifestazione del nostro Maestro. Finalmente alla porta principale si affaccia un gruppo di monaci e varie persone, entrano, ma sono in tanti, e tutti i presenti sono in piedi e concitati per la curiosità. Non si capisce chi sia Tenzin Namkha, ma poi alcuni di loro si avviano verso la navata centrale fino a rivolgersi verso l’altare; si tratta di Khensur Losang Phende e Ciusang Rinpoce e tra di loro c’è un monaco giovane e magro: capisco allora che è Lui! E all’improvviso sale e si scioglie nella mente e nel cuore una gioia immensa e unica. Una forma fisica è di nuovo lì a incarnare un legame mai comunque interrotto con l’Essere più importante che si possa avere la fortuna di incontrare: il proprio Guru! Lacrime di felicità. Che incredibile fortuna averlo conosciuto in passato e ancora adesso! Nei miei ricordi di questi giorni il momento più intenso sarà proprio questo.

Prima di sedersi sul trono, Tenzin Namkha Rinpoce rende omaggio e fa offerte alla foto del Dalai Lama e alle rappresentazioni dei Tre Gioielli sull’altare.

Inizia quindi la puja, con recitazione di preghiere e di versi di buon auspicio.

lettera dalai lama

Varie offerte vengono fatte a Tenzin Rinpoce; la prima gliela porge Khensur Losang Phende: si tratta della lettera del Dalai Lama in cui ufficializza il suo riconoscimento e spiega come sia giunto ad accertarlo come reincarnazione di Ghesce Yesce Tobden.

Ancora offerte vengono fatte a Tenzin Namkha dai suoi Maestri, dai monaci, dai genitori, che poi a loro volta ne ricevono, e anche tutti i presenti. I piccoli monaci del suo stesso monastero – alcuni della sua stessa classe, e di cui era solo un compagno di studi fino a ieri – allegri corrono in frotte a offrirgli le tradizionali augurali bianche sciarpe. Vado anch’io verso di Lui, faccio le prostrazioni, gli spiego in inglese (lo conosce!) chi sono e da dove vengo, gli porgo le offerte personali e quelle affidatemi da tanti discepoli italiani di GYT, le varie buste con i loro nomi, una lettera di omaggio e invito del direttore dell’ILTK di Pomaia, uno smartphone che gli regalo da parte di tutti.

Lui ascolta attento e sorride. Durante la cerimonia è sempre stato raccolto, e quando il monaco che la guida chiede a Ciusang Rinpoce se desideri dire qualcosa, questi delicatamente scuote il capo e lo stesso fa Tenzin Rinpoce.
La cerimonia quindi ha termine. E subentra in me una sensazione di pace profonda per un corso di eventi di certo ancora misteriosi che si sta però ormai dispiegando, e il cui disegno karmico si potrà forse conoscere col tempo.

30 Aprile

Ieri la cara Ani Ciozom è venuta di corsa a chiedermi il passaporto: serviva per effettuare anche la mia registrazione all’Ufficio del Dalai Lama, poiché avrei fatto parte del gruppo che oggi sarà ricevuto da Lui, con Tenzin Namkha, genitori e i Lama. Altro incredibile inaspettato dono e altra giornata speciale! Non capisco se è la realtà a essere diventata magia o il viceversa. Pezzi di storia antica e attuale si compongono e danno vita a quadri unici e meravigliosi.

L’udienza ha luogo nello studio privato del Dalai Lama. Facciamo prostrazioni e offerte; per primo Tenzin Rinpoce, che offre il mandala e vari doni: gli otto simboli di buon auspicio, testi, una thangka.

Quando anch’io offro una khata al Dalai Lama, gli spiegano che vengo da Pomaia ed ero una discepola di Ghesce Yeshe Tobden, e Lui mi dice in inglese – assumendo un tono è una posa di grande rispetto – che era Maestro molto qualificato, meraviglioso, meraviglioso. Quindi fa un lungo discorso in tibetano, di cui questa che segue è la sintesi, trascritta a cura di un monaco e poi tradotta da Teresa:

“Il 30 aprile 2018, Tenzin Namkha Rinpoce, reincarnazione del grande erudito e adepto Ghesce Yesce Tobden, insieme a Ghesce Losang Phende – l’ex abate del collegio tantrico Gyume – a Ciusang Rinpoce del khangtsen Shungpa del monastero di Sera Me, ai genitori della Preziosa Reincarnazione e a una studentessa [di Ghesce Tobden] dall’Italia – il paese dove Ghesce-la svolse attività illuminate a favore degli esseri – hanno avuto la preziosa opportunità di essere ricevuti in udienza privata da S.S. il Dalai Lama.
Questi nel suo discorso ha spiegato come sia giunto al riconoscimento della reincarnazione, come avesse già conosciuto Ghesce Yesce Tobden in Tibet, come Ghesce-la fosse giunto in esilio e vissuto in un eremitaggio a Dharamshala, per poi dedicarsi a compiere attività illuminate per il beneficio degli esseri in Italia.
Il Dalai Lama ha continuato dicendo che grazie alla speciale relazione che aveva con Ghesce-la è accaduto di trovare la sua reincarnazione nelle vicinanze [della propria residenza]. Ha quindi raccomandato che Rinpoce, sulla base dell’istruzione iniziale già ricevuta alla scuola del monastero Namghiel, vada al monastero di Sera e si applichi agli studi dei grandi trattati e in particolare a quelli della scuola filosofica Madhyamaka, e ha espresso la speranza che in futuro diventi qualcuno che si impegna a servire il Buddha-Dharma.
Ha anche ringraziato Ciusang Rinpoce per la sua ottima attività di insegnamento. Poi ha rimarcato come la tradizione di studiare i sommi trattati della gloriosa università monastica di Nalanda, e in particolare di combinare i trattati Madhyamaka con la logica, sia presente solo nella tradizione tibetana. Ha quindi aggiunto di essere personalmente molto interessato alla visione Madhyamaka e ha sottolineato come Tenzin Namkha Rinpoce – la venerabile reincarnazione – dovrebbe anch’egli prestare attenzione alla visione Madhyamaka e alla bodhicitta, e praticare come aveva fatto il suo predecessore, il venerabile Ghesce Yesce Tobden”.

Mentre stiamo per andare via, i due Maestri di Tenzin Rinpoce si ricordano di chiedere al Dalai Lama un nuovo nome per lui, ora che è stato riconosciuto come un ‘rinpoce’.
Allora il Dalai Lama fa ripetere ai genitori il suo nome attuale, che è Tenzin (Detentore della Dottrina del Buddha) e Namkha (Spazio), poi ci pensa su e spiega che la parola ‘namkha’ ha un grande significato, poiché nel contesto dei Sutra si riferisce allo spazio della vacuità proprio a tutti i fenomeni della realtà e nel contesto del Tantra allo spazio di chiara luce della mente-soggetto che li sperimenta, perciò – aggiunge – che non c’è affatto bisogno di un ulteriore nome, e gli tira affettuosamente un orecchio!

Una volta terminata l’udienza usciamo e il Lama Losang Topghiel (anche lui aveva conosciuto GYT in passato, per il quale aveva una grande devozione, ed era già amico di Tenzin R. prima che venisse riconosciuto come sua reincarnazione) offre il pranzo a tutto il gruppo.

Restiamo ancora insieme e ci rechiamo al Pema Thang. Io non penso e non sto decidendo niente; mi ritrovo semplicemente a far parte di un’onda, a esser presa per mano da persone così profondamente care, e stupita e riconoscente mi lascio guidare.
Ci viene aperta la stanza-gompa in cui Ghesce Tobden ha lasciato il corpo e Ani Ciozom apre un baule e una borsa in cui il caro devoto attendente Losang Dondhen aveva riposto alcuni oggetti personali e i vestiti da monaco di Ghesce-la. Al vederli siamo tutti commossi, e io vengo presa da una grande nostalgia. Ogni cosa viene quindi affidata a Tenzin Namkha, che osserva e ascolta rimanendo raccolto come sempre.

Mi scopro già affezionata a lui, allora mi faccio coraggio, corro nella mia camera che è proprio lì a due passi e ritorno con un pacchetto di quei libri da me curati (portati dall’Italia) che riportano insegnamenti di Ghesce Tobden, e glieli porgo spiegandogli di cosa si tratta. Mostrandogli l’edizione inglese del Commentario di GYT al Bodhisattvacharyavatara osservo che almeno questo potrà ‘rileggerlo’ ed eventualmente correggere degli errori, e lui sorride divertito. Poi fa alcune foto della stanza, dell’altare e dei quadri alle pareti, e quando usciamo e ci salutiamo tutti noto felice che ha messo nella tracolla i libri!

1 Maggio

Ad ogni nuovo risveglio la mattina, mente e cuore vanno agli incredibili momenti da poco vissuti e si aprono alla gioia, alla pace per quanto hanno portato, mentre si crea lo spazio per ciò che ancora verrà.

Stamattina presto Tenzin Rinpoce e i Maestri sono andati allo Stupa eretto in memoria di Ghesce Yesce Tobden, posto sulla collina un po’ più in basso rispetto al suo eremo.


2 Maggio

Oggi il gruppo ha continuato il pellegrinaggio andando su in montagna fino all’eremo.
Hanno comunque scoperto che il monaco che ora vi abita l’ha trasformato un po’, rendendolo un po’ più comodo!

Tenzin Namkha Rinpoce, Ciusang Rinpoce, Ani Ciözom
Losang Dawa e Tenzin Yanchen (i genitori di T.N.)

Ciusang Rinpoce si è ricordato di una famosa foto scattata da Plinio Benedetti a Ghesce Tobden e ha proposto a Tenzin Rinpoce di assumere la stessa posa. Effetto stupore riuscito!

3 Maggio

Anche oggi sta per dispiegarsi un’altra giornata imbevuta di magie di Dharma e di speciali incontri e re-incontri.
Inaspettatamente giunge qui da me al Pema Thang Ciusang Rinpoce. È l’occasione che attendevo! Gli offro una khata e un’offerta collettiva che avevo di proposito messo da parte, e a nome dei discepoli italiani esprimo la richiesta che componga una preghiera di lunga vita per Tenzin Namkha Rinpoce. Lui sorride e accetta, assicurandomi che lo farà!

È insieme a uno zio di Losang Dondhen, che offrirà il pranzo a tutto il ‘gruppo’ in un ristorante tibetano in centro paese. Sono invitata e ci andiamo. Lì ci sono già gli altri. Ospite d’onore Tenzin Namkha Rinpoce naturalmente!

Durante il pranzo informo Tenzin Rinpoce che ho portato dall’Italia il DVD sulla costruzione dello stupa di GYT all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, che sarebbe possibile vederlo al Pema Thang, nella sala yoga. Lui e gli altri ne sono contenti; mi dicono che si può andare lì tutti insieme appena finito di pranzare, e così facciamo.
Dopo qualche difficoltà tecnica il video alla fine parte e io aggiungo qualche breve commento in inglese. Indescrivibile emozione parlare e rivedere foto di Ghesce Yeshe Tobden mostrandole alla sua reincarnazione Tenzin Namkha Rinpoce!
Nel video, durante le varie fasi della costruzione si vedono moltissimi dei suoi discepoli (anche qualcuno che non c’è più), in particolare durante la cerimonia finale del Novembre 2000, e così ha forse iniziato a ri-conoscerci! Gli ho poi donato il DVD, che ha accettato ringraziando per il magnifico lavoro che in tutta Italia i discepoli hanno fatto per portare a termine lo stupa.

E ora il momento più significativo della giornata.
Proprio davanti alla sala yoga c’è la stanza-gompa di Ghesce Yeshe Tobden.
Ani Ciozom la apre, entriamo con devozione, facciamo le prostrazioni e ci sediamo raccolti.

Di fronte all’altare e al letto dove Ghesce-la ha lasciato il corpo siedono Khensur Losang Phende, Tenzin Namkha Rinpoce e Ciusang Rinpoce.
E un altro pezzo di storia e di unica testimonianza di un sacro continuum si compie: Ani Ciozom prende da altare, scaffali e librerie gli oggetti di Dharma appartenuti a Ghesce-la e li porge a Tenzin Namkha Rinpoce, spiegando la storia di certi testi, thangke e, in particolare, quella di una piccola statua di Tara che Ghesce-la ha sempre tenuto con sè (nella foto, sul tavolino).

Poi la stoffa che avvolge una pecia viene srotolata e Tenzin Namkha Rinpoce comincia a leggerne alcune pagine!
Teresa mi spiega che si tratta di un testo relativo a Guyasamaja, il ‘Re del Tantra’. E così il primo insegnamento, una trasmissione orale – e di che suprema portata – è dato, e la sua voce può raggiungere per la prima volta anche chi non era presente, con un tale contenuto di speciale insorpassabile buon auspicio!


Relativo breve video:

Felici, commossi, ci salutiamo. La sera siamo di nuovo insieme, assente però Tenzin Rinpoce, perché la trascorre con quelli che finora sono stati i suoi compagni di studi al Namghiel, e che fra poco lascerà.

I genitori di Tenzin Namkha Rinpoce offrono la cena a tutti. Hanno invitato molti tibetani, in particolare la signora che quando Tenzin Namkha Rinpoce era piccolo e ancora alloggiava al Tibetan Children Village di McLeod Ganj si prendeva cura di lui e di un piccolo gruppo di altri bambini.

4 Maggio

Nel pomeriggio sono stati scelti i testi appartenuti a Ghesce Yeshe Tobden che Tenzin Namkha Rinpoce per il momento porterà con sé a Sera Me. Tra essi il Bodhisattvacharyavatara e un testo di Lam Rim. Quante volte il nostro prezioso Guru Ghesce Yeshe Tobden li avrà letti, meditati, spiegati!

La giornata si conclude con la cena offerta dal Lama Losang Dragpa, che da quando Tenzin Namkha Rinpoce ha iniziato a studiare al Namghiel è stato il suo insegnante principale, tutore, vice-genitore, e a cui è stato sempre molto affezionato.

Significativo momento finale:
l’insegnante che lo ha accompagnato finora negli studi del Dharma saluta il suo discepolo e lo affida a chi se ne prenderà cura d’ora in poi: Ciusang Rinpoce (che è la reincarnazione del guru radice di Ghesce Yeshe Tobden e da lui fu ritrovato) e anche Khensur Losang Phende, che aveva uno strettissimo legame con lui.
Alternanze guru-discepolo si susseguono e rendono sempre più solidi dei legami che avvolgono anche tutti noi in un caldo gioioso e grato stupore per essere testimoni di tali speciali eventi storici!

5 Maggio

Dal 29 Aprile ogni giornata è stata piena, interamente dedicata a incontri con persone che sono state molto vicine a Ghesce Yesce Tobden o importanti in questi anni di vita di Tenzin Rinpoce, al pellegrinaggio nei luoghi in cui aveva vissuto la sua precedente reincarnazione, e al ricevere le cose a lui appartenute.

Il filo che tra passato e presente è stato appena dispiegato viene ora lanciato verso quanto si sta preparando in futuro: Tenzin Namkha Rinpoce risiederà nel khangtsen di Ciusang Rinpoce, che sarà il suo insegnante principale e lo guiderà negli studi, seguendo le specifiche indicazioni che il Dalai Lama gli ha dato a riguardo.

Il momento della partenza è arrivato!

In serata andiamo a salutare Tenzin Rinpoce, i suoi Maestri e i genitori alla stazione degli autobus di McLeod Ganj; sono diretti a Delhi e proseguiranno poi verso sud.

Appena prima di partire Ciusang Rinpoce mi chiede di portare un messaggio ai discepoli italiani di Ghesce Yeshe Tobden:
“Ora stiamo andando al Monastero di Sera Me e Tenzin Namkha Rinpoce vi porterà avanti gli studi di filosofia buddhista. Questa è la cosa più importante: che egli ne abbia la completa conoscenza e padronanza!
In tutto questo tempo trascorso da quando Ghesce-la ha lasciato il corpo, voi avete continuato a mantenere nel cuore una pura forte connessione con Lui, e avete pregato perché egli si manifestasse ancora. Adesso questo desiderio si è realizzato! E a questo punto c’è una nuova preghiera che dobbiamo fare: che Tenzin Namkha Rinpoce possa completare con successo e senza ostacoli i suoi studi e la sua formazione, e allora sarà davvero di grande beneficio per tutti. Saluti a ognuno di voi. Trashideleg!”

7 Maggio

Report di un monaco da Sera Me:
“Oggi, alle 15, Tenzin Namkha Rinpoce, reincarnazione del nostro gentile Guru, è gloriosamente giunto da Bangalore al Monastero di Sera. Il ven. Geshe Thupten Rincen, insieme a tutti i rappresentanti dei cinque Choney Khangtsen, ai Rinpoce, Ghesce e monaci lo hanno salutato con immensa gioia e rispetto e poi accompagnato nella sala principale dello Shungpa Khangtsen, dove è stata officiata una cerimonia di benvenuto”.

2 Giugno

Dal Sera Me – Nge Tsam Lhadang:
“Si informano tutti gli stimabili amici e discepoli che il 15 Giugno 2018, alle ore 12, avrà luogo la cerimonia di ammissione all’università monastica di Sera Me Thӧsam Norbuling del ven. Tenzin Namkha Rinpoce, riconosciuto da His Holiness il Grande Vittorioso 14° Dalai Lama come reincarnazione del grande meditatore, erudito e praticante ven. Jetsun Yesce Tobden Palsang del Khangtsen Shungpa del Monastero di Sera Me. Sappiate che la cosa più importante per tutti noi è quella di formulare preghiere di aspirazione affinché Tenzin Namkha Rinpoce abbia una vita lunga e possa compiere grandi opere dopo aver completato i suoi studi, e possa presto emulare il puro operato di Dharma della sua vita precedente, il ven. Ghesce Yesce Tobden. Grazie a tutti!”

15 Giugno

Selezione di momenti della puja che celebra l’ingresso e l’inizio degli studi di Tenzin Namkha Rinpoce nel Monastero di Sera Me.

Nelle foto si possono riconoscere Ciusang Rinpoce (che le ha inviate), Khensur Lobsang Phende, i genitori di Tenzin Namkha e suo fratello maggiore (il giovane laico vicino a loro); è pure giunto un numeroso gruppo di tibetani provenienti dallo stesso loro villaggio di Bandhara. Come da tradizione, durante questo giorno verranno offerti a tutti i monaci presenti, a nome di Tenzin Rinpoce, un’offerta in denaro e i tre pasti della giornata.

E così una nuova avventura nel Dharma è iniziata, quella più significativa: la rinnovata connessione col proprio Maestro, che continuerà fino all’illuminazione!
Che tu possa portare a termine con successo e velocemente i tuoi studi, Tenzin Rinpoce! E non mancare poi di donarci i tuoi insegnamenti, per guidarci verso un luminoso futuro di saggezza e compassione, così come ha instancabilmente fatto il Supremo Prezioso Gentilissimo e Perfetto Guru Ghesce Yesce Tobden!

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