Lode al Sorgere dipendente (Tendrel Töpa)

L’Essenza delle Buone Spiegazioni
‘La lode a Buddha Skakyamuni
per il suo insegnamento sul sorgere dipendente’
Lama Tzong Khapa

Omaggio al guru Manjughosha!

Porgo lodi al perfetto Buddha,
il supremo filosofo che ha insegnato
che ciò che sorge in dipendenza
è privo di produzione e cessazione,
di annientamento e permanenza,
di andare e venire,
di essere uguale e di esser differente,
è libero da costruzioni mentali ed è pace.

1.
Mi prostro a chi, per la propria visione e parola,
divenne impareggiabile come saggio e maestro,
al Vittorioso che, avendola compresa,
ci ha poi insegnato la relazione del sorgere in dipendenza.

2.
L’ignoranza è la vera radice
di tutti i problemi di questo mondo transitorio.
Ed essi si eliminano proprio comprendendo
quel sorgere dipendente che ci hai rivelato.

3.
Per tale motivo, come potrebbero mai
coloro dotati di intelligenza non capire
che il sentiero del sorgere dipendente
è l’essenza del tuo insegnamento?

4.
E stando così le cose,
chi potrebbe mai trovare qualcosa di più meraviglioso
per cui lodarti, oh Protettore,
delle tue spiegazioni sul sorgere dipendente?

5.
“Qualsiasi cosa dipenda da condizioni
è vuota di un’esistenza intrinseca!”
Quale eccellente istruzione potrebbe esserci,
più straordinaria di queste parole?

6.
Considerandole in modo errato,
gli immaturi rafforzano l’adesione alle visioni estreme.
Ma, per il saggio, quelle stesse sono il mezzo
per tagliare la rete delle concettualizzazioni.

7.
Poiché tale insegnamento non si trova altrove,
tu solo puoi essere definito ‘maestro’,
un termine di mera adulazione se rivolto a un tirthika,
come se si chiamasse ‘leone’ una volpe!

8.
Straordinario maestro! Meraviglioso rifugio!
Supremo oratore! Grande protettore!
Rendo omaggio a quell’eccelsa guida
che così chiaramente il sorgere dipendente ha spiegato!

9.
Oh Benefattore, per curare gli esseri tutti
hai rivelato questo ragionamento che non ha eguali,
per giungere a comprendere la vacuità,
che della dottrina è l’essenza.

10.
Come potranno mai comprendere il tuo sistema
coloro che considerano
contraddittorio o non fondato
il metodo del profondo sorgere dipendente?

11.
Quando si concepisce ‘vuoto’
come il significato del sorgere in dipendenza,
la vacuità di esistenza intrinseca non contraddice
la funzione dell’agente né l’azione.

12.
Intendendo invece l’opposto
– che non potrebbe esserci azione in un vuoto,
né il vuoto in ciò che possiede azione –
si cadrebbe in un tremendo abisso.

13.
Perciò alla visione del sorgere dipendente
così come tu l’hai insegnata, è resa una gran lode.
(I fenomeni) non sono del tutto non esistenti,
né sono esistenti intrinsecamente!

14.
Qualcosa di indipendente è come un fiore nello spazio,
perciò non c’è niente che non sia dipendente.
L’esistenza per propria natura
preclude la dipendenza da cause e condizioni.

15.
Quindi viene insegnato che, poiché nulla esiste
se non sorgendo dipendentemente,
non c’è nessuna cosa esistente
che non sia vuota di un’esistenza intrinseca.

16.
Dal momento che un’esistenza intrinseca non ha una fine,
hai detto che sarebbe impossibile ottenere il nirvana
se i fenomeni avessero una loro propria natura,
perché le costruzioni mentali non verrebbero a cessare.

17.
Perciò, chi può mai sfidare colui che
in assemblee di saggi
ha proclamato con un ruggito di leone
la libertà da un’intrinseca natura?

18.
Poiché mancanza di un’intrinseca natura
e possibilità di funzionamento sono non contraddittorie,
non c’è ulteriore bisogno di dire
che vacuità e sorgere dipendente coesistono.

19.        
“Per via del sorgere in dipendenza,
non ci sono basi per le visioni estreme!”.
A causa di tale eccellente insegnamento,
oh Protettore, insuperabile è la tua parola!

20.           
“Tutto è vuoto di una propria natura”
e “da questa causa sorge quell’effetto”.
Queste due certezze si sostengono a vicenda,
e si complementano armonicamente.

21.          
Cosa può essere più straordinario di ciò?
Cosa può essere più meraviglioso di ciò?
Che tu venga lodato per tale principio
rappresenta una lode effettiva, e null’altro lo è!

22.           
Quanti sono resi schiavi e impotenti dai difetti mentali
nutrono avversione verso di te;
perché meravigliarsi allora che trovino intollerabile
il suono delle parole ‘non intrinseca esistenza’?

23.           
Ma accettare il sorgere in dipendenza
– il prezioso tesoro della tua parola –
e poi non sopportare il ruggito della vacuità,
questo è ciò che mi sorprende davvero!

24.           
Se proprio per i termini ‘supremo sorgere dipendente’
– la porta che conduce alla non intrinseca esistenza –
essi si afferrano a un’esistenza intrinseca,
con quali altri metodi

25.           
possono essere guidati
verso il valido sentiero del quale ti compiaci?
A quell’incomparabile ingresso
varcato dai supremi arya?

26.           
‘Esistenza intrinseca, non prodotto e non dipendente’,
‘relazione di dipendenza, prodotto e dipendente’;
come possono trovarsi questi due tipi di categorie
in una stessa base, senza contraddizione?

27.           
Tuttavia, ogni cosa sorga in dipendenza
– sebbene sempre priva di un’esistenza intrinseca –
appare esistere dalla sua propria parte;
per questo hai affermato che è come un’illusione!

28.           
Proprio da ciò si può capire bene
l’asserzione secondo cui
coloro che vorrebbero opporsi a quanto da te insegnato,
non riescono a trovarvi con la logica alcuna pecca.

29.           
Per qual motivo? Perché le tue spiegazioni
rendono remota la possibilità
che si esagerino o si neghino
i fenomeni manifesti e non.

30.           
La tua parola è considerata impareggiabile
perché presenta il sentiero del sorgere dipendente,
e ciò genera la certezza che
anche gli altri insegnamenti abbiano validità.

31.           
Avendo percepito la realtà l’hai poi ben spiegata,
e coloro che si addestrano seguendo le tue orme
andranno al di là di ogni problema,
perché avranno distrutto la radice delle negatività.

32.           
Ma quanti voltano le spalle ai tuoi insegnamenti,
nonostante a lungo e con sforzo si impegnino
invitano uno dopo l’altro i problemi,
a causa delle loro ferme concezioni di un sé.

33.           
Quale meraviglia! Quando un saggio comprende
la differenza tra le due [predisposizioni],
come potrà non provare rispetto per te
dal più profondo del cuore?

34.           
Senza parlare dell’intera ricchezza dei tuoi insegnamenti,
anche solo una comprensione generale
di una piccola parte di essi
è tale da arrecare una beatitudine suprema.

35.           
Ahimé, la mia mente era in preda all’ignoranza
quando molto tempo fa presi rifugio,
cieco com’ero alle qualità più evidenti
del tuo insegnamento, oltre che ai suoi aspetti sottili!

36.           
Tuttavia, il flusso della mia vita
non è ancora arrivato alla bocca del ‘Signore della morte’,
e io ho una qualche fede in te:
anche solo per questo mi sento fortunato!

37.           
Tra i maestri: il maestro del sorger dipendente,
tra le saggezze: la saggezza del sorger dipendente,
come sovrani tra tutti i conquistatori del mondo
essi provano la tua comprensione suprema.

38.           
Tutto ciò che hai esposto
è in relazione con il sorgere in dipendenza,
per questo conduce al nirvana.
E non c’è alcuno dei tuoi atti che non arrechi pace.

39.           
Meraviglioso è il tuo insegnamento!
Dal momento che chiunque lo ascolta otterrà la pace,
chi potrebbe non votarsi
a preservare tale dottrina?

40.           
Poiché sopraffà ogni tipo di oppositori
è libera da qualsiasi contraddizione interna
ed esaudisce entrambi gli scopi degli esseri,
il mio entusiasmo per tale dottrina costantemente cresce.

41.           
Per il bene di tutti loro, per più e più volte
nel corso di innumerevoli eoni,
hai offerto il tuo corpo, la tua vita,
la tua amata famiglia e le ricchezze.

42.           
Quando contemplo le eccellenti qualità del tuo Dharma
tu appari alla mia mente
così come un pesce è tirato su dall’amo;
che triste destino non averlo udito da te!

43.           
E la forza di tale tristezza
non abbandona mai la mia mente,
proprio come mai si separa la mente di una madre
dal pensiero di un amato figlio perduto.

44.           
Ma poi ti immagino mentre insegni,
splendente per i tuoi santi segni e marchi,
oh Maestro, circondato da raggi di luce,
e con la tua stupenda voce di Brahma

45.           
a parlare in una tale gloria.
E quando tale visione di te, oh Shakyamuni,
nella mia mente sorge,
all’istante tutto il mio dolore si placa,
così come dai raggi lunari la febbre è calmata.

46.           
Sebbene questa eccellente dottrina sia così meravigliosa,
le persone inesperte ne sono del tutto confuse,
i loro pensieri completamente aggrovigliati
proprio come l’erba balbaja.

47.           
Avendo compreso ciò,
ho allora educato me stesso in accordo agli abili saggi,
applicandomi con grande impegno in molti modi,
e indagando sul significato delle tue parole.

48.           
Ho studiato molti trattati
di scuole buddhiste e di altre,
e la mia mente a volte ha sofferto per il tormento
di ritrovarsi nella rete del dubbio.

49.           
Perciò mi recai nel giardino dei gigli notturni
dei trattati di Nagarjuna, profetizzati spiegar chiaramente
i principi del tuo veicolo impareggiabile,
libero dagli estremi di esistenza e di non-esistenza.

50.           
Luminose ghirlande di raggi immacolati
le chiare spiegazioni della Gloriosa Luna,
la cui orbita crescente di perfetta saggezza
si muove liberamente nel cielo delle scritture,

51.           
dissipando nei cuori il buio degli estremismi
e oscurando le costellazioni degli insegnamenti errati:
questo scoprii per la gentilezza del Guru,
e la mia mente alla fine trovò sollievo.

52.           
Di tutte le sue attività
la parola del Buddha è la suprema,
e proprio a ragione di ciò
i veri saggi dovrebbero lodare il Perfetto.

53.           
Ispirandomi al Maestro ho rinunciato al mondo,
in modo appropriato ho studiato
l’insegnamento del Conquistatore,
e nelle pratiche yogiche ho messo impegno:
è così che questo bhikshu ha mostrato rispetto per il Sommo Veggente!

54.           
Per la gentilezza del mio Guru ho avuto la fortuna
di incontrare l’insegnamento dell’impareggiabile Maestro,
perciò dedico tale virtù affinché sia una causa, per tutti,
di venir presi in cura dalle Guide Supreme.

55.           
Fino a quando il samsara non avrà fine,
possano gli insegnamenti del Muni
non essere scossi dai venti delle visioni errate,
sempre possano tutti comprendere la Dottrina,
e nel Maestro avere fede!

56.           
Possano essi detenere l’eccellente metodo di Shakyamuni
che rivela il principio del sorgere dipendente,
e mai abbandonarlo in tutte le esistenze,
anche a costo del proprio corpo o della vita!

57.           
Giorno e notte possano sempre pensare
a come meglio diffondere questo risultato glorioso,
ottenuto dal Supremo Liberatore
in molte vite di assidui e strenui sforzi.

58.           
Mentre gli esseri si staranno impegnando
con una motivazione pura,
possano Brahma, Indra, i protettori mondani e i guardiani,
come pure Mahakala,
conceder loro un aiuto costante, non indugiando mai!

Questa ‘Essenza delle Buone Spiegazioni’ è una lode, per il suo insegnamento sul profondo sorgere dipendente, rivolta all’impareggiabile supremo Maestro Buddha, il migliore e non ingannevole amico degli esseri tutti, a loro vicino dovunque essi siano, in virtù del suo amore universale.
È stata composta dall’erudito ghelong Losang Dragpa Pel nel luogo di ritiro regale tra le montagne innevate di Ode Gung Ghiel – in Tibet, anche noto come ‘Provincia della Completa Vittoria’.
Namkhai Pel è stato colui che ha trascritto il testo.

 

Traduzione dal tibetano in inglese di Thubten Sherab Sherpa nel 1984, con versione definitiva rivista da Adrian Feldmann nel 1990.

Traduzione dall’italiano in inglese di Fiorella Rizzi nel 2005, rivista nel 2014 per l’inserimento nel testo di Ghesce Yesce Tobden ‘Le Ali del Risveglio‘, in cui egli ne offre un breve commentario, e nel 2020 per l’inserimento nel testo di Khensur Ciampa Thegciog ‘Vacuità e Sorgere dipendente‘.

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