Invocazione ai Diciassette Grandi Pandita del Glorioso Nalanda

Invocazione ai Diciassette Grandi Pandita
del Glorioso Nalanda

che fa risplendere la triplice fede

Tenzin Ghiatso, XIV Dalai Lama del Tibet

I sommi Sapienti dell’India, terra degli Arya, hanno composto numerosi e significativi testi – che possono aprire gli occhi di coloro che possiedono una valida consapevolezza discriminativa – in merito agli insegnamenti del vasto e del profondo dati dal Perfettamente Realizzato Vittorioso Bhagavan, il Buddha.
Da allora sono trascorsi più di 2500 anni, ma ancora l’ascolto, la riflessione e la meditazione di quegli insegnamenti sopravvivono senza degenerazione. Perciò rammento la gentilezza di quelli che furono i sommi tra i saggi, e aspiro a seguirli con fede incrollabile.

Nell’epoca attuale, ora che in questo mondo c’è un enorme progresso nei campi della scienza e della tecnologia, ma siamo anche distratti dal trambusto della nostra vita frenetica, è estremamente importante che quanti fra noi seguono il Buddha acquisiscano una fede basata sulla conoscenza dei suoi insegnamenti. Perciò dovremmo esaminarne e cercarne le ragioni con una mente analitica, portando avanti un’analisi ravvicinata. Se sviluppiamo una fede accompagnata dalla comprensione delle ragioni, questi eccellenti testi riguardo al vasto e al profondo composti dai quei famosi Maestri, i Sei Ornamenti e i Due Supremi, come Buddhapalita e Arya Vimuktisena, si riconoscono come indispensabili.

Con tale pensiero in mente, ho voluto che fosse ideata una nuova thangka, raffigurante i diciassette Siddha-pandita del Nalanda. Il gruppo si è ottenuto aggiungendo nove Maestri del lignaggio vasto e profondo al preesistente modo di ritrarre i Sei Ornamenti e i Due Supremi.

E poi è sorta in me l’aspirazione a comporre anche un’invocazione colma di rispetto verso ciascuno di questi eccelsi eruditi, avendo generato una inalterabile convinzione riguardo alle loro superbe opere:
l’Invocazione ai 17 Grandi Pandita del Glorioso Nalanda, che fa risplendere la triplice fede.

15 Dicembre 2001

1)
Divino tra i Divini, sorto dal compassionevole desiderio
di beneficiare tutti gli esseri trasmigratori,
tu che hai ottenuto la sublime protezione, gli abbandoni e le realizzazioni,
e che liberi gli esseri senzienti con l’insegnamento sul sorgere dipendente,
rispettosamente mi prostro a te, il Potente Munindra, Sole tra i Maestri.

2)
Ai piedi di Nagarjuna porgo richieste,
di colui che, come profetizzato dal Vittorioso,
introdusse il sistema della Via di Mezzo, il veicolo supremo,
e che fu abile nel rendere limpido il significato della talità, libera dagli estremi,
quel significato da intendersi come Madre dei Conquistatori,
per mezzo del profondo metodo logico del sorgere dipendente.

3)
Porgo richieste al bodhisattva Aryadeva,
il suo principale figlio spirituale, erudito senza pari e realizzato,
che attraverso l’oceano dei sistemi filosofici buddhisti e di altri,
e che è il glorioso gioiello della corona
tra tutti i detentori degli insegnamenti di Nagarjuna.

4)
Ai piedi di Buddhapalita porgo richieste,
di colui che chiarificò il punto essenziale riguardo al profondo,
quel significato ultimo del sorgere dipendente
– l′esistere come mera designazione e nome –
che era il pensiero del Supremo,
e che raggiunse il massimo livello di realizzazione.

5)
Porgo richieste all’acharya Bhavaviveka,
il pandita che introdusse il sistema filosofico che confuta estremi
come la produzione e cosi via di cose veramente esistenti,
e accetta gli oggetti esterni, cosi come appaiono alle cognizioni valide.

6)
Porgo richieste a Chandrakirti,
il quale promulgò i sentieri completi dei Sutra e dei Tantra,
e fu abile nell’esporre il profondo e vasto sistema della Via di Mezzo,
in cui apparenza e vacuità escludono i due estremi
grazie alla condizione della relazione di interdipendenza.

7)
Porgo richieste al bodhisattva Shantideva,
il quale fu abile nell’insegnare a schiere di fortunati discepoli il sentiero
della stupefacente e splendida grande compassione,
con molteplici forme di metodi logici riguardo al vasto e al profondo.

8)
Porgo richieste al grande abate Shantarakshita,
il quale introdusse il sistema della Via di Mezzo della non-dualità
in accordo alla disposizione mentale dei discepoli,
che era ben versato nel discernere la logica della Via di Mezzo e le cognizioni valide,
e che diffuse gli insegnamenti del Conquistatore nella Terra delle Nevi.

9)
Ai piedi di Kamalashila porgo richieste,
di colui che spiegò in modo eccellente
gli stadi di meditazione in accordo a Sutra e Tantra
sulla visione della Via di Mezzo, libera dagli estremi,
e la combinazione di calmo dimorare e visione speciale,
e che rese chiaro nella Terra delle Nevi l’impeccabile insegnamento del Conquistatore.

10)
Ai piedi di Asanga porgo richieste,
a colui che fu ispirato e protetto da Maitreya,
che fu abile nel divulgare l’intero Pitaka Mahayana,
che espose il sentiero vasto,
e che, come profetizzato dal Vittorioso, fu il pioniere del sistema Vijnavada.

11)
Ai piedi dell’acharya Vasubhandu porgo richieste,
il sublime erudito stimato come un secondo Onnisciente,
il quale, sostenendo i Sette Trattati dell’Abhidharma
e il sistema della `vacuità dei due’,
chiarificò gli assunti filosofici di Vaibhashika, Sautrantika e Vijnavada.

12)
Ai piedi di Dignaga porgo richieste,
del dialettico che ha donato l’occhio della mente dell’analisi approfondita,
grazie all’aver spalancato cento porte di cognizione valida,
per dimostrare il sistema delle scritture del Muni con la logica del potere dei fatti.

13)
Ai piedi di Dharmakirti porgo richieste,
di colui che comprese appieno i punti vitali
degli assunti filosofici di buddhisti e non buddhisti,
che permise di accertarsi, con percorsi logici,
di tutti i vasti e profondi sentieri dei Sautrantika e dei Cittamatra,
e che fu esperto nell’esporre le meravigliose vie del Dharma.

14)
Ai piedi di Arya Vimuktisena porgo richieste,
di colui che accese la lampada che illumina il significato
del trattato dell’Ornamento in accordo al sistema di Mezzo,
libero dagli estremi di esistenza e non-esistenza,
quel significato della Perfezione della Saggezza
cosi come trasmesso da Asanga e suo fratello.

15)
Porgo richieste all’acharya Haribhadra,
di colui che delucidò le Tre Madri,
le sublimi scritture della Perfezione della Saggezza,
in armonia con le istruzioni essenziali di Maitreyanath,
essendo quello che il Conquistatore profetizzò
avrebbe individuato il significato delle Madri.

16)
Ai piedi di Gunaprabha porgo richieste,
di colui che fu insigne per stabilità e sapienza,
e che, avendo sintetizzato in modo eccelso il significato presentato nelle centomila categorie del Vinaya,
spiegò egregiamente e senza errore la liberazione individuale in accordo al sistema Mulasarvastivadin.

17)
Ai piedi di Shakyaprabha porgo richieste,
di quel celeberrimo detentore del Vinaya,
col potere sul forziere di gioielli delle qualità dei tre addestramenti,
il quale spiegò in modo sublime il significato delle vaste scritture
affinché l’impeccabile insegnamento del Vinaya perdurasse a lungo.

18)
Porgo richieste a Jowo Atisha,
al patrono per la cui gentilezza
1′insegnamento del Muni fiorì nella Terra delle Nevi,
e che espose, nei sentieri dei tre tipi di individui,
ogni dottrina senza eccezione del vasto e del profondo enunciata dal Muni.

19)
Avendo fatto richieste con una mente di inalterabile purezza
a questi incredibilmente sommi eruditi,
i quali sono ornamento del mondo e sorgente di eccelse spiegazioni,
possa io ricevere le benedizioni
perché maturi il mio continuum mentale, ed ottenga la liberazione.

20)
Concedetemi le benedizioni
per piantare la radice del sentiero della liberazione,
quella fermezza della fede nei Tre Rifugi che scaturisce dalle cognizioni valide,
avendo compreso il significato delle due verità, ossia il modo in cui i fenomeni esistono,
e accertato attraverso le Quattro Verità
perché ci si trova e come si potrà emergere dal ciclo del divenire.

21)
Concedetemi le benedizioni
per perfezionare la mente di bodhicitta non artificiale che è fondata sulla rinuncia,
quella ricerca della liberazione che pacifica completamente
la sofferenza e le sue cause, nonché l’illimitata compassione
che desidera proteggere gli esseri trasmigratori.

22)
Concedetemi le benedizioni
per essere in grado di sviluppare rapidamente e con facilita
la certezza riguardo ai punti profondi
dei Sentieri della Perfezione e del Vajrayana,
attraverso l’ascolto, la riflessione e la meditazione
sui significati dei trattati dei grandi Pionieri.

23)
Possa io, di vita in vita,
ottenere quell’ottima base dotata dei tre addestramenti,
e come fecero i grandi Pionieri
in merito al sostegno e alla propagazione
degli insegnamenti di trasmissione e realizzazione,
fornire un contributo al Dharma, tramite dissertazioni e pratica.

24)
Possa la vasta superficie del mondo sempre essere adorna di fiorenti comunità religiose
colme di nobili saggi e praticanti,
che abbiano completamente abbandonato
ogni tipo di mezzi di sostentamento scorretti,
e che si dedicano all’ascolto, riflessione, delucidazioni e pratica.

25)
Grazie a ciò, possa io percorrere tutti i sentieri e i terreni di Sutra e Tantra,
e velocemente ottenere lo stato dell’onnisciente Vittorioso,
che spontaneamente adempie ai due scopi.
Fino a quando durerà lo spazio, possa io adoperarmi per gli esseri trasmigratori!

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